una sorgente di radiazione elettromagnetica, che potremmo definire con semplicità, come un mezzo fisico che produce energia sotto forma di un’onda luminosa, con caratteristiche del tutto particolari: per esempio non è sempre visibile, ma è comunque in grado di raggiungere intensità di energia elevata in aree molto ristrette.
In terapia vengono utilizzati vari tipi di laser che differiscono tra loro per energia, capacità di penetrazione e caratteristiche d’azione. Tra i più usati ricordiamo i laser a elio-neon, a co2, diodico a semiconduttore ad arseniuro di gallio, neodimio-yag.
A seconda del tipo di laser e delle modalità di applicazione, si può svolgere un’azione prevalentemente:
- antiinfiammatoria e antiedimigena (aumento della velocità del microcircolo ematico, aumento del drenaggio veno-linfatico, attivazione macrofagica ecc.)
- biostimolante (stimolazione di attività biochimiche, fisiologiche e proliferative della cellula)
- antalgica (innalzamento della soglia dolorifica per azione diretta sulle terminazioni nervose e per liberazione di endorfine)
- decontratturante (normalizzazione del potenziale di riposo della cellula muscolare)
Numerose patologie dell’apparato locomotorio risentono favorevolmente dell’azione dell’energia laser.
Tra le malattie più frequentemente trattate ricordiamo:
- patologie infiammatorie di tendini e tessuti molli (tendiniti,borsiti,entesiti)
- algie articolari superficiali (le articolazioni più profonde vengono in parte raggiunte solo con particolari accorgimenti o da laser particolari, come ad esempio il neodimio-yag)
- sindrome del tunnel carpale
- ulcere e piaghe da decubito
- forme cicatriziali
- trattamento dell’edema localizzato
Il trattamento è sconsigliato in caso di pazienti con carcinoma sospetto o conclamato, presenza di aree di emorragia, gravidanza.